Monitorare il Gas Radon
Attualmente non esiste una legislazione che obblighi il cittadino a certificare la presenza o meno di gas Radon nelle proprie abitazioni. La norma che disciplina l’esposizione a sorgenti naturali di radiazioni ionizzanti (capo III-bis, D.Lgs. 230/95 e s.m.i.), obbliga i datori di lavoro ad adottare una struttura idonea per le misure di radon. Enti importanti come ARPA ed ENEA, comunque sono attivi pubblicamente per sensibilizzare il cittadino a non sottovalutare il rischio di contaminazione di gas Radon nei luoghi domestici. Tali azioni, ad esempio, hanno contribuito negli ultimi anni a divulgare al cittadino una mappa del territorio per sottolineare le zone più a rischio.
Per gli edifici domestici è comunque consigliato un campionamento ambientale passivo o attivo in grado di misurare l'esposizione a radionuclidi naturali e di esposizione interna a radioisotopi alfa emettitori.
Per escludere la presenza di gas Radon nelle residenze o nei luighi di lavoro è consigliabile il monitoraggio certificato da un Esperto Qualificato. Il servizio dell'esperto consiste in un primo sopralluogo dell'edificio per identificare gli ambienti nei quali posizionare i dispositivi (C-39) per il campionamento passivo. Il campionamento deve rimanere stazionato nell'ambiente per circa 6 mesi, successivamente si procede all’analisi dell’elemento sensibile eseguita in laboratorio e nell’invio del rapporto di misura e della relazione tecnica finale ai sensi di legge al richiedente.
Il Servizio può anche comprendere:
- l’azione di prevenzione o di mitigazione, in tutte le sue fasi, dalla progettazione al controllo finale;
- un intervento integrato, indirizzato alla valutazione finale da parte dell’Esperto Qualificato della dose individuale per i lavoratori, utilizzando, se necessario, procedure di affinamento della valutazione di dose (fattore di equilibrio, distribuzione granulometrica dei figli del radon/thoron, modellazione locali ecc.).
- misura della concentrazione di radon (222Rn);
- misura dell’indice di concentrazione del thoron (220Rn);
- misura della concentrazione dei prodotti di decadimento sia del radon (222Rn) che del thoron (220Rn);
- permeabilità al radon delle membrane plastiche;
- valutazione in termini di equivalente di dose ambientale, H*(d), dell'esposizione esterna dovuta al materiale da costruzione, necessaria per il completamento della valutazione del rischio da esposizione a radionuclidi naturali (ex capo III-bis del DLgs 230/95);
- analisi spettrometrica gamma dei materiali da costruzione.
Commenti
Posta un commento